la Rotella

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1 marzo 2011

Oggi con... Ivana Riggi

Immaginiamo di stare seduti al caffè di Piazza Garibaldi a Caltanissetta, con il sole in faccia e un mare di profumi e colori tutt'intorno.
L'amica che stiamo aspettando è un pò in ritardo, perchè presa da un impegno all'ultimo momento. Ma eccola che arriva, con un gran sorriso sulle labbra.

Ivana Riggi, architetto, designer, giornalista, scrittrice

Mi sarebbe piaciuto incontrarla così Ivana Riggi, anzichè scriverci a km di distanza, ma la nostra chiaccherata virtuale ha comunque il sapore di quel caffè.
Ormai conoscete già i suoi gioielli in carta e argento (ne avevamo parlato qui) ma, visto che c'è ancora molto da scoprire, le ho posto alcune domande per questo blog.


Ciao Ivana, benvenuta. Parlami di te.
Nasco a Caltanissetta nel 1972 ma trascorro i primi anni della mia infanzia in Puglia, precisamente a Peschici sul Gargano, dove i miei lavorano come insegnanti. È un periodo significativo della mia esistenza perché il mare, il suo odore, le sue correnti, sono rimasti dentro di me anche dopo il rientro nell’entroterra siculo, nella città natia.   
Dopo la maturità scientifica mi iscrivo alla Facoltà di Architettura di Palermo e scelgo, erano gli anni Novanta, l’indirizzo di Progettazione architettonica sviluppando però una tesi sulle Demanialità e proprietà pubbliche nella provincia di Caltanissetta, un’esperienza che riguardava l’assetto del territorio, di tipo urbanistico, per dare un respiro “più ampio” agli studi più specificatamente di tipo progettuale maturati negli anni.
 “Palermo è una cipolla”, come ricorda il libro scritto da Roberto Alajmo: “La Città è così. È fatta a strati. Ogni volta che ne sbucci uno ne resta un altro da sbucciare.”… e in quegli strati sono cresciuta. 
Ho avuto l’opportunità di conoscere molti giovani siciliani provenienti da tutta l’isola e anche molti ragazzi greci: le stratificazioni storiche e culturali del capoluogo siciliano e i contributi vitali di tutti i miei colleghi-amici sono stati importanti e incisivi per la mia formazione. 
Palermo è una città contraddittoria ma sicuramente da “assaporare” e tuttora rappresenta per me un luogo di riferimento importante.

Segue un anno di tirocinio presso uno studio, mi serve ma non mi sento pienamente soddisfatta così mi svincolo: inizio a realizzare da sola delle piccole progettazioni di interni per privati e sviluppo dei complementi di arredo… Pochi soldi, buone soddisfazioni. 
Dopo un po’ accarezzo l’idea di andarmene, di lasciare la Sicilia come fanno tanti miei amici, attualmente ancora all’estero o al Nord dello Stivale, supero dei colloqui ma, alla fine, decido di restare…

Nel frattempo, quando mi è possibile, viaggio per brevi periodi per conoscere meglio l’Europa. Voglio respirare diverse culture e guardare posti diversi. 
Nel 2006 dopo un viaggio a Berlino, che mi colpisce moltissimo per il design dalla linea “pulita”; decido di canalizzare la mia passione per la progettazione a piccola scala su qualcosa di diverso: i gioielli. 
Disegno e faccio realizzare a terzi;  nasce il brand ELEMENTI che verte non sulla oreficeria tradizionale ma su una microprogettazione che esplora anche l’uso di nuovi materiali. Da lì partiranno le esposizioni in Italia e all’estero per farmi conoscere. 
Parto quasi sempre da sola: incontro gente, vedo luoghi, prendo contatti e cerco, naturalmente, di vendere.

gioielli della collezione ELEMENTI, disegnati da Ivana Riggi
gioielli della collezione ELEMENTI, disegnati da Ivana Riggi
gioielli della collezione ELEMENTI, disegnati da Ivana Riggi
gioielli della collezione ELEMENTI, disegnati da Ivana Riggi

Contemporaneamente inizio a scrivere; gli incontri, i viaggi mi portano a sviluppare “un terzo occhio”  critico nei confronti di me stessa e di tutto ciò che mi ruota attorno. Alcuni piccoli racconti e poesie vengono pubblicati in alcune antologie. Nel frattempo continuo “a prendere appunti” che rientrano nella sfera della narrativa e inizio le collaborazioni come freelance per il portale telamatico Archimagazine, dedicato alla cultura del progetto, curato da ricercatori e docenti universitari e divento il corrispondente design in Italia per il 4amagazine.

Nel 2008 decido di frequentare il corso di perfezionamento in “Design del gioiello contemporaneo” al Politecnico di Milano. 
Qui, oltre ad avere la fortuna di essere in una classe eterogenea  che mi stimola e in cui nascono belle amicizie, conosco Alba Cappellieri, direttore del corso,  che troverà in seguito alcuni miei progetti interessanti e li inserirà in due mostre tenutesi al Triennale Design Museum di Milano nel 2009 e nel 2010. Questa persona resta, per me, un punto di riferimento di molto valore.

Nel 2009 mi avvicino al mondo della scenografia cinematografica, mi trasferisco a Roma per qualche mese e faccio un’esperienza nuova: mi rendo conto che la squadra di  scenografia è una maestranza a tutti gli effetti ed è molto affascinante.
Nel 2010 dirigo la scenografia del film Un uomo nuovo, attualmente in fase di montaggio, diretto dall’esordiente Salvatore Alessi. Si tratta di un lungometraggio per il grande schermo, ispirato al romanzo Cogli la rosa evita le spine (prima ed. Il Filo 2007, seconda ed. A&B editrice 2010) di Adriano Nicosia, finanziato con il programma “Sensi contemporanei” dal Ministero dei Beni Culturali in collaborazione con la Regione Sicilia, girato in Sicilia. 

 backstage del film Un uomo nuovo. Foto di Martina Bruno

backstage del film Un uomo nuovo. Foto di Martina Bruno

backstage del film Un uomo nuovo. Foto di Martina Bruno

Sempre nello stesso anno maturano i pensieri e gli appunti scritti negli anni e viene pubblicato dalla A&B ed. (gruppo editoriale Bonanno) il mio primo libro di microracconti e micropensieri intitolato Anisette e gli altri
Oggi lavoro a una nuova collezione di monili, stiamo preparando le basi per un nuovo progetto cinematografico e continuo a scrivere a tuttotondo. Staremo a vedere, chissà.

copertina del libro Anisette e gli altri, di Ivana Riggi. A&B edizioni


Che significato ha la creatività per te?
È difficile per me esprimere che cosa significhi creatività e come se definendola in qualche modo la ingabbiassi svilendone il valore. Tento: per me è uno stato di necessità.


Parlami del tuo studio e della tua scrivania.
Il mio studio, come fanno alcuni, è dentro la mia casa. 
È uno spazio in cui tengo di tutto: parti di cose trovate, comprate, riviste e libri di settore, libri di narrativa e poesia, sia italiana che straniera, fumetti d’autore, il mio computer, lo stereo. La mia scrivania è il tavolo da disegno che utilizzavo all’università, ne regolo l’altezza a seconda delle necessità e dell’uso che ne faccio. È piena di post it, appunti su cose da sviluppare. 
Di fronte ad esso c’è una parete, lunga circa tre metri in cui una decorazione sintetizza in poche linee degli uccelli appollaiati su dei cavi elettrici. Alcuni di essi, sono in volo. Ogni tanto li guardo.


Raccontami una tua giornata tipo: come ti dividi tra i diversi impegni?
Cerco di seguire un metodo di lavoro che abbia una certa continuità nel tempo, provando a non accelerare troppo alcuni passaggi che richiedono una certa sedimentazione. Questo per quanto riguarda la fase progettuale. 
Contestualmente curo i contatti per la vendita di quanto è già stato realizzato. In alcuni giorni ci sono degli incontri che riguardano gli altri impegni di cui ti ho parlato. 
Sotto questo punto di vista non sono molto rigida, più che una “giornata tipo” mi piacerebbe descriverti un flusso che scorre e muta su un percorso che varia. In tutto ciò ci sono dei momenti di soddisfazione e altri di delusione.


Cosa vuol dire essere donna e come nascono i tuoi progetti?
Su l’essere donna, non saprei… Sì, su certe cose probabilmente si fatica parecchio ma non credo che per un uomo sia più semplice. Ci sono situazioni e forse approcci, modi di sviluppare le cose, differenti ma i problemi, così come le soluzioni agli stessi, si presentano in entrambi i casi. Questo secondo il mio punto di vista naturalmente. 
I progetti e le ispirazioni nascono dalle proposte, dalle occasioni, dagli incontri, da un’idea che, magari, ti è balenata in testa da tempo e che poi concreterai perché valida nella realtà.


Raccontami una esperienza importante.
Non ne esiste una in particolare. Potrebbe sembrare banale ma sono tutte quelle che ho fatto a oggi: nel bene o nel male, anche a distanza di anni, mi sono servite.


Qual è il rapporto con il tuo territorio?
Ahi! È un rapporto doloroso e turbolento. La Sicilia è un territorio straordinario e attraente, pieno di storia, di impulsi creativi trasmessi dalla spontaneità della gente comune. Come scriveva Leonardo Sciascia: “L'intera Sicilia è una dimensione fantastica. Come si fa a viverci senza immaginazione?”. 
È però allo stesso tempo un luogo che ha bisogno ancora molto di crescere, di maturare, di sviluppare con più coraggio le proprie potenzialità e risorse valorizzandole in modo pieno e soprattutto più libero. Ciò avviene raramente e la cosa mi fa soffrire. 
Sono spesso costretta a spostarmi, ad andare fuori per realizzare la maggior parte dei miei progetti o per farli conoscere svincolandomi da alcune intollerabili logiche stagnanti. Continuo però a viverci, non saprei, forse si è più coraggiosi a restare cercando di arginare le difficoltà. Tuttavia non lo faccio per questo: è accaduto, accade, forse accadrà. Seguirò gli sviluppi della mia vita per come si proporranno e deciderò.


Il tuo prossimo progetto per il futuro?
A parte quelli in itinere di cui ti ho parlato, sto scrivendo e sviluppando un piccolo libro…


Un tuo sogno...
Trovare una persona profondamente generosa e predisposta, un Maestro che possa trasmettermi la sua esperienza senza barriere. Lo so, è un sogno.


Hai un consiglio da dare ai giovani creativi?
Mah, prima di dare un consiglio ne dovrei ancora ricevere molti. Ci provo: succhiare pienamente dalla vita?


Ci salutiamo e ci diamo appuntamento per il prossimo caffè. Certo il luogo è da stabilire, ma ha importanza?

Grazie del tuo tempo Ivana, e in bocca al lupo di cuore per i tuoi progetti futuri.



Per info: www.ivanariggi.com, ivanariggi@gmail.com
Il libro Anisette e gli altri è acquistabile in tutte le librerie e nei circuiti di vendita on line.

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