Venerdì 1° aprile sono stata all’inaugurazione della nuova
sezione multimediale del PLART (di cui vi avevo parlato qui) e della mostra
relativa dal titolo Plastiche Alchemiche,
progettato dalla Id Lab Milano in collaborazione con m&a, Julian
Koschwitz, il gruppo VoidDoIt ed Xtend3dLab.
Il percorso è stato diviso in 7 aree tematiche, che portano il visitatore a vivere una serie di esperienze formative: completamente al buio si comincia con la storia e l’evoluzione della plastica e dei suoi protagonisti e si passa attraverso installazioni interattive e snodi informativi dal fine ludico/didattico. Nell’ultima area ci si saluta con le plastiche biodegradabili ed un messaggio legato alla sostenibilità ambientale, che è più un augurio: “Da un mare di petrolio ad un campo di girasoli”.
Nella sala delle esposizioni temporanee due installazioni:
- MicroSenSo.
Microfono Sensibile al Soffio: suoni, voci e scritte si amplificano e si
riducono di tono seguendo il comportamento del visitatore e la sua interazione con un
particolare microfono britannico degli anni ’40. Installazione a cura
dell’associazione Xtend3dLab.- Plastic fantasia: uno spazio “onirico” creato usando una combinazione di movimenti, suoni, luci e ombre, dove gli oggetti hanno una vita propria, diversa dalla normalità quotidiana alla quale siamo abituati. Installazione a cura di Elio Caccavale e gli studenti Anna-Clara Rendahl, Mike Shorter, Paddy Stevenson-Keating, dell’Università di Dundee.
La mostra continua, fateci un salto. L’ingresso è libero.
Via Martucci 48, Napoli
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